E’ iniziato il conto alla rovescia per il ritorno del Mondiale nel pordenonese, di scena dal 17 al 20 marzo
L’ultima volta autentica fu nel 2003, quando tra le auto vinse il giapponese Hiroshi Masuoka, tra le moto Franco Dal Bello, tra i quad Angelo Montico e nella categoria camion l’ungherese Szalay. Nel 2004, invece, la corsa fu bloccata a una sola settimana dal via, escludendola così dalla Coppa del Mondo Rally tout terrain dopo dieci anni di fantastica ascesa. Si può, dunque, capire perché ci sia una speciale atmosfera di attesa, mentre prosegue incessante il conto alla rovescia che porta all’appuntamento dal 17 al 20 marzo, ovvero al ritorno nel Mondiale fuoristrada dell’Italian Baja.
Adesso mancano meno di sette settimane e il lavoro del comitato organizzatore sta diventando febbrile. Primo impegno: concludere il disegno del percorso, miscelando tracciato rallystico e piste cross-country nel greto del torrente Cosa e del fiumeTagliamento. Secondo scalino, definire la logistica e l’impianto del quartiere generale della corsa, concentrato alla Fiera di Pordenone. Terza questione, stilare il programma delle manifestazioni collaterali che faranno del Baja una festa di sport e intrattenimento.
Intanto, il direttore generale della corsa, Mauro Tavella, è volato a Parigi per la prima riunione annuale del gruppo di lavoro Fia ai regolamenti del Cross Country Rally. Occasione perfetta per stringere i contatti con il nuovo presidente della Commissione internazionale, Khalifa Al-Attiyah, zio del vincitore dell’Italian Baja 2008 e Dakar 2011, e, in particolare, con i rappresentanti dei costruttori, ovvero Quandt (Bmw) eBernard (Volkswagen). L’auspicio è quello di riportare a Pordenone le squadre ufficiali, aumentando ulteriormente la caratura della sfida che ha l’onore di aprire l’inedito Fia World Cup for Cross Country Rallies, cui faranno seguito gli appuntamenti di AbuDhabi (aprile), Tunisia (maggio), Baja di Spagna (luglio), Baja d’Ungheria(agosto), Faraoni e Baja Portalegre (ottobre).
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